L'asilo
L'asilo deve essere stata una cosa molto antica, a giudicare dalle prime foto che si hanno. Originariamente era tenuto dalle suore ma dal 1977 in poi è a gestione comunale.
Si riporta qui le ultime notizie sul passaggio della gestione.
Scuola materna: addio alle suore
Suor Bernardetta e suor Emiliana saranno probabilmente ricordate nel nostro paese come le ultime suore dell'asilo; e sarà certamente un ricordo di gratitudine e riconoscenza per il loro contributo di educazione e di servizio, dato con instancabile generosità. Il nuovo ordinamento provinciale per la scuola dell'infanzia, pubblicato alla fine del marzo scorso, prevede il collocamento a riposo per le insegnanti che abbiano raggiunto i 65 anni di età. E suor Bernardetta, avendo proprio quegli anni sulle spalle, dovrà lasciare l'incarico di maestra d'asilo a Castelnovo, dopo nove anni di intensa attività. Sarebbe stato un normale avvicendamento di personale, se tutto ciò fosse successo dieci o quindici anni fa. Ma, stando le cose come stanno, l'Istituto delle suore di carità di s. Croce non ha più religiose per poter sostituire quelle che terminano il loro incarico: è una difficoltà obiettivamente insormontabile. Alcuni membri della direzione dell'asilo si sono perfino recati a Besozzo (Varese), sede centrale della Congregazione delle nostre suore, per vedere se era possibile giungere a una soluzione positiva, almeno per qualche anno. Ma inutilmente: resta soltanto qualche debole speranza. Dopo, quasi trent'anni di presenza del personale religioso nell'attività dell'asilo, si pone quindi la necessità di un nuovo orientamento nell'ambito delle direttive suggerite dalla legge provinciale suaccennata. La scuola materna di Castelnovo ospita annualmente circa 30-35 bambini, dovendo anche respingere, per mancanza di personale e di spazio, richieste di frequenza che giungono da fuori paese. La retta mensile di seimila lire (altrove si pagano diecimila lire) serve a sostenere, in parte, le spese per il vitto. A questo contribuiscono anche, generosamente, con frutta carne e uova, la azienda sperimentale delle Spagolle e l'allevamento di polli « alla Masera ››. L'amministrazione dell'asilo è sempre stata affidata a una direzione, i cui rappresentanti vengono eletti dai genitori dei bambini che frequentano la scuola materna. Ma nell'ambito della legge provinciale è individuato anche un altro tipo di gestione: quella comunale. Essa prevede il concorso dei comuni nel fornire gli edifici e i locali, nell'organizzare il funzionamento della scuola, i servizi di mensa, ecc. Qualora però sussistano già scuole materne gestite da enti privati (come nel nostro caso), esse possono continuare, organizzate come scuole equiparate. Spetterà a un'assemblea dei genitori decidere quale delle due forme adottare. In entrambi i casi dovranno essere assunte due insegnanti inserite nella graduatoria provinciale; ma è concessa alle scuole equiparate maggiore autonomia di scelta. Personale insegnante e personale di servizio (una persona che prepari i pasti) verrà stipendiato direttamente dalla Provincia. In entrambi i casi verrà nominato un comitato di gestione, cioè una rappresentanza dei genitori che affianchi l'amministrazione; ma, nella scuola equiparata, esso potrebbe eventualmente identificarsi con la direzione stessa. La difficoltà della gestione comunale, oltre all'aggravio di incarichi, sta anzitutto nel dover reperire un edificio per la scuola materna (i locali dove stanno i bambini sono di proprietà dell'asilo e non del comune). I vantaggi della scuola equiparata consistono, al contrario, nella continuità di un servizio poggiato sull'esperienza e, in pratica, nella possibilità di un'autogestione dell'attività, che dà maggior spazio alle proposte dei genitori. Così una delle prospettive che verrà presto insinuata sarà quella di una radicale risistemazione del problema dell'asilo. Una scuola materna nuova, isolata da altre strutture, più razionale e moderna, al sole e, soprattutto, adatta ad accogliere un maggior numero di bambini (due sezioni, anziché una). Non esistono grossi problemi finanz1ari: la Provincia garantisce la quasi totale copertura delle spese. Si tratta soltanto di buona volontà-- da parte degli amministratori e dei diretti interessati.
Voci Amiche giu 1977
Novità all'asilo
Non è stata la mancanza delle suore a far ritardare quest'anno l'apertura della scuola materna di qualche settimana, ma la necessità di riattare le strutture dei locali per adeguarle alla funzionalità dell'istituto. Era sembrato opportuno, prima dell'inizio dell'anno scolastico, metter mano all'impianto elettrico, riverniciare le pareti e, soprattutto, cambiare il vecchio pavimento di legno con uno nuovo in tapiflex. Ma la novità è un'altra: appunto la mancanza delle suore. Se ne è già parlato alcuni mesi fa, prospettando un programma di massima. Esso è stato rispettato, e la regolarità della scuola materna non viene dunque compromessa. Al posto delle religiose ci sono ora una maestra e un'inserviente cuoca. Quest'ultima, Giuseppina Tomaselli in Vivian, continua ora a tempo pieno il servizio parziale prestato già lo scorso anno. La scelta della maestra, invece, è stata fatta, con la autonomia concessa al nostro asilo, tenendo conto dell'esperienza delle candidate e della loro residenza. La nomina è caduta sulla signora Emma Leonelli in Mignozzi, domiciliata a Castelnovo presso le case Gescal, per la quale dava affidabilità il buon credito goduto come maestra elementare a Spera. L'attività dell'asilo riprende così il suo ritmo abituale. La direzione, in base alle indicazioni della legge provinciale, si propone inoltre un aumento dell'organico, con l'assunzione di una seconda maestra. Solo così, infatti, potrà essere svolta una didattica ottimale, che tenga conto delle esigenze e della personalità di tutti i bambini, circa una trentina. Già quest'anno, comunque, la dotazione di un proiettore audiovisivo (16 mm.) permetterà una maggior varietà nell'organizzazione educativa. Due dei locali al piano di sopra, occupati in precedenza dalle suore, sono ora adibiti per i servizi dell'asilo. Il terzo, lasciato libero, resta alla disponibilità del Comune. Non sarebbe forse male se potesse essere adeguato per qualche servizio comunitario: aula di ritrovo, biblioteca o altro. Potrebbe essere una piccola soluzione per dare un'alternativa al tempo libero.
Alfonso Epiboli
Voci Amiche set 1977
Ecco ora alcune foto relative all'asilo, di cui però, non saprei dare il nome a nessuno dei bambini raffigurati. Se qualcuno riconosce qualche bambino, lo comunichi a me o in Comune, così si conoscerà qualcuno dei bambini o persone adulte che li seguivano.